domenica 19 aprile 2015

Este in fiore 2015 - L'acqua nei giardini delle ville venete


L'acqua, il tema cardine di Este in fiore 2015, 14a rassegna del Vivaismo Nazionale di Qualità, aperta dal 17 al 19 aprile. Quest'anno nella manifestazione dell'antica cittadina padovana si è parlato di un elemento che dà vita al giardino, al suo stato naturale ma anche in altre forme: "l'acqua che si respira" nella mostra fotografica di Francesca Saccani con immagini scattate presso l'Orto Botanico di Padova è l'acqua che ci circonda senza che la vediamo, sospesa nell'aria; "l'idrocoltura, acqua per nutrire" è il sistema idroponico illustrato attraverso le piante che richiedono questa speciale forma di coltivazione; e "l'acqua nei giardini delle ville venete" è il tema della "conversazione musicata" di Camilla Zanarotti, che, con l'occasione, sabato 18 ha presentato il suo libro I giardini delle ville venete, edito nel 2014 per i tipi di Silvana Editore.
Le improvvisazioni al clarinetto di Oreste Sabadin.
Camilla Zanarotti (a sinistra) e la moderatrice dell'incontro, Mariagrazia Dammicco.
Il libro di Camilla è il risultato della sua collaborazione in qualità di esperta di restauro di giardini storici con l'operato fotografico del noto Dario Fusaro (le cui immagini sono regolarmente pubblicate nei servizi della rivista Gardenia). Un libro che, ci spiega l'autrice, ha chiesto circa due anni di elaborazione e ripetuti sopralluoghi presso i giardini delle ville descritte. Un volume nato per il desiderio di far conoscere maggiormente in Italia questo patrimonio architettonico e giardiniero che da noi è trascurato, ma all'estero gode di grande ammirazione. Come dire, nemo propheta in patria.
Le ville venete si contraddistinguono dalle altre ville italiane per precise caratteristiche. Una su tutte, l'essere costruite all'interno di un paesaggio, in stretta connessione con esso, quasi ad anticipare i giardini paesaggistici inglesi del Settecento. 
L'elemento dell'acqua è costantemente presente nei giardini delle ville del Veneto. In primo luogo, come elemento vitale e funzionale dello spazio "verde". L'acqua, attraverso ingegnosi meccanismi idaulici, alimenta l'irrigazione del giardino della villa, le peschiere, e talvolta è sfruttata nei processi produttivi come in quello delle lane (è il caso di villa Giusti a Verona). Nella proprietà della villa Verità Fraccaroli, l'acqua segue un preciso percorso, che si ripete un po' in tutte le ville venete: arricchisce con giochi e fontane il Ninfeo, passa per le cucine della villa, alimenta la fontana del giardino, e infine defluisce nel brolo per raggiungere e irrigare la campagna circostante.
L'acqua ha, in secondo luogo, un valore estetico. Arricchisce ed esalta la bellezza dei giardini grazie a fontane, grotte, spruzzi e zampilli generati artificialmente nelle vasche che decorano i terrazzamenti. Inoltre, si affianca all'arte scultorea che, nei giardini storici veneti, ha un valore didascalico. Splendido esempio di questo connubio tra iconografia e acqua lo si trova presso la villa di punta San Vigilio sulla costa veronese del lago di Garda. Rilevante anche il caso del parco paesaggistico di villa Vigodarzere, in cui colline, laghetti, orridi, fontane e torrenti artificiali ricreano il percorso di chiara simbologia massonica: oscurità/illuminazione della mente.




Terminata la conversazione, è stato un peccato non potersi attardare tra gli stand della manifestazione a causa del maltempo che ha guastato il pomeriggio, con violente raffiche d'aria e una pioggia minuta e insistente, adatta solo a bagnare l'obiettivo della macchina fotografica. Tuttavia, il vento ha creato uno scenario da hanami scompigliando la chioma in fiore di un albero nel giardino del castello. Nelle foto ho cercato di cogliere un po' il bellissimo svolazzìo di petali che si abbandonavano all'aria.



Probabilmente, se il tema della manifestazione fosse stato il sole, avremmo avuto meno problemi di... acqua.



Veniamo ordunque alle piante-cameo di Este in fiore 2015.
Stanno tornando di moda: anche se suona brutto parlare di "mode" per chi ama le piante, effettivamente, dopo decenni di sottovalutazione, garofani e garofanini sono di nuovo l'oggetto del desiderio del popolo giardiniero. Dal fogliame di un caratteristico colore verde argento, resistenti, e spesso intensamente profumati, i garofani sono la specialità della floricoltura Billo di Merlara (PD) che a Este ne ha proposti di tante bellissime varietà. In ordine, nei tre camei qui a fianco, Dianthus hyb. 'Cecil Wyatt', 'Monica Wyatt', 'Dancing Queen'.
Per tutti e tre cure colturali simili.
Sono perenni, dal fiore grande e doppio, amano posizioni soleggiate e terreno sciolto, nonchè frequenti irrigazioni. I garofani sono facilmente riproducibili per talea (potare in periodi non di gelo). Crescono fino a una quarantina di centimetri di altezza. Fioritura primaverile.

6 commenti:

  1. Carissima Marta, grazie infinite per essere venuta ad Este ..e per il tuo reportage di questa giornata piuttosto 'movimentata'.. non sapevo tu avessi un blog..adesso vado a scuriosare un po'.. felice di averti conosciuta di persona! a prestissimo!!

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    1. Il blog è nuovissimo! e il tuo è il primo commento che arriva! :-D

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  2. ...ma non ti posso perdere di vista un momento che tiri fuori un altro blog! Brava Marta, anche per il gustoso reportage!

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    1. Ma sì c'ho dei colpi di testa che mi spavento da sola! ah ah ah ciao D. bacioni!

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  3. Bravissima Marta!! raccontando di queste manifestazioni se ne accresce il valore, e poi chissà dove ti porterà questa nuova avventura...sempre un piacere leggerti, un abbraccio

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    1. Che bello Patty sei passata a salutarmi anche qui! La primavera è ancora lunga, ci sono manifestazioni dovunque... mi vedrete un po' qua un po' là!

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