mercoledì 4 maggio 2016

'Parfum de Mai': la passione di creare nuove iris


Iris barbata 'Bon appetit'

Maggio è iniziato, con le sue rose, coi programmi delle manifestazioni giardinicole più belle, coi suoi capricci meteorologici da diva della primavera... e con le sue iris. Facebook è una miniera di occasioni e di contatti insostituibile, e permette di creare relazioni virtuali con persone distanti ma anche vicine con cui probabilmente, nella vita vera, non ci si incontrerebbe mai. Così, tra un'amicizia e l'altra, conosco Massimiliano, di Bardolino (VR), una località sul lago di Garda, che mi offre la possibilità di ammirare dal vivo il suo giardino. Da qualche giorno, sempre su Facebook, posta ininterrottamente le foto della sua ampia collezione di iris, dalle più precoci alle tardive: mi ha incuriosita e accetto l'invito.

Le foto di questo post ritraggono varietà già in vendita nei vivai e varietà create da Massimiliano (ove specificato). Questa è Bewilderbeast, di Kasperek, 1995.


'Downtown brown', Schreiner's Iris Gardens


Il giardino in questione circonda un'abitazione privata in cui Massimiliano vive con la famiglia. Che questo giardino sia diverso da tanti altri residenziali lo si intuisce appena vi si mette piede: aiuole in cui si sperimentano abbinamenti tra iris e altre perenni, macchie di colore che toccano tutte le tonalità dell'arcobaleno, vasi e vasetti di giaggioli di ogni dimensione... In mezzo a tutte queste alchimie cromatiche, alcune iris che crescono in una speciale proda portano delle capsule gonfie a seguito di impollinazione andata a buon fine. Massimiliano coltiva e crea nuove varietà di queste piante, in maniera amatoriale ma attentamente studiata.
Accompagnati da sua moglie Carla, percorriamo le file di terreno dedicate alle loro piante preferite, mentre lui mi racconta come è nata la sua avventura con questi fiori.

'All Shook Up', Paul Black, 2013.

Nel 2009 Massimiliano si appassiona alle iris, di cui apprezza, visitando vivai dedicati e siti internet tematici, la gamma così varia e le loro speciali caratteristiche in termini di profumo e di portamento. L'iniziale attrazione sfocia in un grandissimo amore. Dopo aver frequentato un corso sulla riproduzione delle piante "in laboratorio", dal 2012 prova a creare da sè qualche seedling (cioè nuove varietà ottenute da seme). Il "passatempo" gli regala qualche successo: non è un lavoro facile, i risultati di un accoppiamento tra piante richiedono anche due o tre anni di tempo prima di manifestarsi attraverso la fioritura delle nuove nate; ma, già dopo alcuni tentativi, qualche piantina ha presentato peculiarità estetiche che possono interessare il mercato dei vivaisti. E' un bel traguardo, che sta incoraggiando Massimiliano a proseguire le ricerche.

'Parfum de Mai', di Massimiliano

Tra le altre, nasce 'Parfum de Mai', che Massimiliano mi dice stia partecipando ora in Francia a un concorso per le iris più belle. L'apprezzamento dei toni delicati di questa iris da parte dei francesi è molto sentito. E ci credo: ha sfumature delicate, riflessi glicine amabilmente esaltati dal malva intenso che gli sta alla base. E' una corolla equilibrata, raffinata ma senza troppi fronzoli.
Non ci sarà nessun manuale a spiegarvi quello che ho imparato, grazie a Carla e a Massimiliano e ai loro racconti, su cosa significhi davvero coltivare iris. La scelta dei futuri genitori da catalogo, dopo averne studiato le peculiarità che potrebbero trasmettersi alle figlie (la pianta-madre dona il portamento, il padre il colore). L'attesa di vedere quegli ovari gonfiarsi, evento non sempre scontato dopo l'impollinazione manuale. L'apprensione per la variabilità meteorologica, perchè un brusco temporale potrebbe sgualcire o danneggiare boccioli e steli quando si è ormai a un passo dal veder schiudersi corolle di cui ancora non si sa nulla... Massimiliano passa le ore a verificare i siti meteo e a lanciare occhiate apprensive in direzione lago, il cui cielo è spesso foriero di tremende grandinate e burrasche impietose, capaci di mettere in fuga in mezz'ora i turisti dai campeggi della zona. E figuriamoci come ridurrebbero un giardino abbellito da presenze così delicate.

Bocciolo di 'Wicked good': l'azzurro e il nero dei petali sono ancora uno spettacolo 'in nuce'.


Boccioli: l'incanto delle iris comincia da lì. Quando le gemme cominciano a farsi tondeggianti, a far trapelare giusto un pennellino di colore, a svelare, pezzetto dopo pezzetto, appena un bordino, un orlo, un ricciolo del loro misterioso contenuto, scatta la magia dell'attesa. Ogni bocciolo è diverso dagli altri, ognuno ha il suo senso del pudore e la sua vanità nello scoprire i petali che racchiude. Ognuno è un'emozione a sè. Di ogni cespo di iris guardiamo il fiore, e il bocciolo che gli fa coppia più sotto, in un affascinante confronto tra il prima e il dopo, tra quello che potrà essere e quello che è.
E chi darà un nome alle nuove iris? Alcune sono ispirate ai nomi delle donne di casa: una alla moglie, 'Charlotte', una alla figlia maggiore... la minore ha optato per un nome diverso dal suo, un po' strano, non proprio romantico... da manga. E' la piccola di casa e deve pur distinguersi.

'Bon appetit' è molto alta.

Parliamo a lungo di colori: l'imprevedibilità della trasmissione di screziature e tonalità dal genitore al figlio, la variabilità delle nuance dei petali osservati al mattino e poi alla sera (come avrebbe studiato Monet), la sfida nell'immortalare con un'immagine le iris sbocciate, cercando di valorizzare ciascuna in un impossibile gioco di aderenza alla sua "realtà", sono le incognite e le attrattive del mondo delle iris. Scatto tantissime foto, l'ora pomeridiana non mi aiuta perchè è troppo calda e tanti ritratti risultano "bruciati" dall'eccessiva esposizione solare. Faccio del mio meglio. Bronzo-oro, barbette arancioni come il becco di un canarino, rossi tramonto o bordeaux carichi, blu venati di bianco e violetti inafferrabili... difficile scegliere quale sia il colore più bello, la seedling più riuscita.


Massimiliano mi mostra i boccioli pronti delle sue emerocallis, perchè la sua passione lo ha portato ad apprezzare anche queste piante, che gli donano fiori e gioia in estate, quando le iris non ci sono più. Intanto, i giaggioli neonati nei loro vasetti cresceranno: in una prossima primavera porteranno nuove sorprese, e nuove soddisfazioni, nel giardino di Massimiliano e Carla.


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