Ormai in chiusura della stagione degli eventi autunnali dedicati al giardinaggio, il 24 e 25 ottobre ha avuto luogo Giardinity a Vescovana (PD), presso villa Pisani Bolognesi Scalabrin. Una mostra mercato organizzata da Carlo Contesso, progettista e nota firma della rivista Gardenia. Ho colto il suo invito e il sabato di apertura mi sono concessa una visita. L'occasione ha sollevato la mia curiosità soprattutto per la sua ambientazione veneta: le vicissitudini che quest'anno hanno portato Costozza in fiore a dividersi in due manifestazioni differenti e ridotte, hanno visto il panorama giardiniero del Triveneto impoverirsi di un evento importante che solo le iniziative private di alcuni vivai di qualità (i "porte aperte" con personaggi di spicco di Priola, la Campanella, Billo ecc.) cercano un po' di ravvivare, senza biglietti di ingresso per i clienti e con la collaborazione di altri vivaisti amici.
Giardinity ha presentato un pugno di vivaisti di altissima qualità, italiani e stranieri (tra i più notevoli, special guest credo inusitato finora in Italia, il polacco Piotr Kleszczynski coi suoi streptocarpus, da annoverare tra i due più importanti coltivatori di Streptocarpus europei), vivaisti che, a detta dello stesso Contesso, erano molto soddisfatti dell'attenta selezione che li ha distinti da quelli meno "impegnati", puramente commerciali. Quasi tutti li avevamo già trovati però a Orticolario e Murabilia (ma in poche occasioni nel Veneto, però). Alloggiati nel giardino della villa e sotto la sua bellissima barchessa, un po' tutti i venditori erano in programma per dare una dimostrazione di come si coltivano le loro specialità e concedere risposte dirette al pubblico presente.
Al piano superiore della villa, nelle antiche stanze dalle splendide pareti affrescate, erano disposti gli stand di altri settori merceologici (decorazioni per la casa, saponette, abiti vintage ecc.).
La domenica si sono tenuti gli incontri con Simonetta Chiarugi e Camilla Zanarotti, che hanno intrattenuto i visitatori con la presentazione dei loro libri.
Piotr Kleszczynski spiega come coltivare gli Streptocarpus. In polacco, ma Contesso si è procurato una traduttrice. |
Il programma della manifestazione prevedeva visite guidate al giardino della villa (ancora curato e ben delineato). Diverse iniziative sono state pensate per i bambini (esempi pratici di intreccio di vimini e giochi). Presenti anche una mostra di galline, quella per i 50 anni della Società Italiana della Camelia e una esposizione fotografica di Duccio Nacci. Non ci si poteva annoiare, insomma.
Una bambina osserva affascinata un coniglietto in gabbia, mentre gli adulti chiacchierano di altro. |
Interessante la statuaria che caratterizza il giardino della villa |
Bossi scolpiti geometricamente, nella luce della sera. |
Un cesto di peperoncini. Grande fortuna ha riscosso lo stand dedicato ai peperoncini, andati quasi completamente a ruba nella sola giornata di sabato. |
L'afflusso di avventori è stato soddisfacente: un po' timido sabato mattina, è andato via via aumentando nel pomeriggio per poi esplodere nella domenica inoltrata.
Solo due i veri crucci dell'evento, di cui l'organizzazione ha già avvisato che si farà carico i prossimi anni, per risolverli: una certa difficoltà nel raggiungere il luogo per chi viene da lontano (si era in piena campagna padovana, lontani da centri abitati consistenti) e una zona parcheggio non amplissima.
Speriamo di veder crescere, in futuro, questa ricorrenza, perchè si consolidi, e soprattutto mi auguro che non si limiti a diventare solo una mostra mercato più o meno affollata di acquirenti e di stand, ma che si imponga come un polo di diffusione della cultura del giardinaggio da irradiare nelle province venete, laddove, finora, hanno prevalso quasi solo piccole kermesse, in genere di iniziativa comunale. Non tutte disprezzabili, vedi per esempio l'ottima Este in fiore, ma a volte un po' ancorate alla ristretta realtà locale.
A quale pianta andrà questa volta il cammeo? Be', agli streptocarpus polacchi!
Ecco a voi 'Wow II', bellissimo Streptocarpus bicolore, dalle morbide corolle arruffate che fanno davvero esclamare "uau" quando le si vede.
Gli streptocarpus sono originari dell'Africa tropicale, e richiedono grosso modo le cure che si prestano alle violette africane. Temperature dai 15° in su, luce brillante ma non diretta (dietro una tenda, o da una finestra affacciata a est), terriccio leggermente acido ma ben aerato. Temono i ristagni idrici.
Gli streptocarpus sono originari dell'Africa tropicale, e richiedono grosso modo le cure che si prestano alle violette africane. Temperature dai 15° in su, luce brillante ma non diretta (dietro una tenda, o da una finestra affacciata a est), terriccio leggermente acido ma ben aerato. Temono i ristagni idrici.
E poi, sempre di streptocarpus parlando, 'Dagmaz', altra creazione del vivaio di Piotr Kleszczynski. Nei toni dell'azzurro appena venato di viola, è un'esplosione di corolle cerulee di grande effetto.
Mai più senza! Il tappeto da giardino commercializzato da Idea Casa In. Meraviglioso, calpestabile, per stupire gli amici quando si organizza una festa. Sempre che non abbiate gatti dalle unghie assetate di dispetto...
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