La manifestazione inglese, quest'anno alla 25° edizione, ha avuto luogo nella consueta cornice dei giardini dello storico palazzo di Hampton Court, nei giorni dal 1° al 5 luglio. Una delle giornate è stata dedicata esclusivamente ai membri della RHS (Royal Horticoltural Society), cui l'entrata era riservata. Parole d'ordine dell'evento per il 2015 sono state: Inspire, Grow, Feast (ispirati, coltiva, festeggia). Lo show infatti è stato diviso grosso modo in tre sezioni: la prima, dedicata ai giardini realizzati dai vivaisti partecipanti, grazie ai quali i visitatori potevano imparare e scoprire nuovi modi di associare le piante tra loro e prendere esempio dai progetti per creare aiuole nei propri giardini di casa; la seconda, pensata per offrire al pubblico una vasta scelta di piante in vendita, presentando nuove e inusitate varietà; la terza, prevista per consentire agli avventori di ristorarsi con prodotti tipici o specialità ricercate fruendo dei numerosi stand gastronomici.
Tra le piante più amate nei giardini d'Oltremanica, gli Allium hanno spesso caratterizzato le bordure più belle di Hampton Court, soprattutto in giochi di simmetrie e bizzarri allineamenti colorati. |
Accedere al Flower Show di Hampton Court è stato veramente come entrare in una grande festa: la manifestazione, che per estensione supera quella del Chelsea Flower Show e anche come prestigio ormai ne tallona la fama, era curata in ogni minimo dettaglio, e permetteva a esperti del settore e semplici amatori di godere dell'evento come fosse stato un grande luna park per giardinieri, ma allo stesso tempo consentiva di metterlo "a frutto" per ampliare le proprie conoscenze in campo culturale. Alcuni padiglioni infatti sono stati allestiti per raccogliere le collezioni delle piante più amate dagli Inglesi, e per ospitare convegni coi giardinieri più famosi, che hanno presentato i loro ultimi libri o parlato dei temi in cui sono specializzati.
Carlo d'Inghilterra è solo uno dei grandi estimatori delle Hosta in Gran Bretagna. Qui, l'esposizione di una simpatica collezione di piante di questa specie, in versione mini. |
Un teatrino di mini hosta. |
Ormai la tradizione vuole che i nuovi talenti della progettazione di giardini passino prima da Hampton Court; una volta fattisi notare e premiare qui, il passo verso il Chelsea Flower Show è breve, brevissimo. Se poi anche a Chelsea i riscontri sono positivi, come mi ha raccontato una giovane promessa italiana che a Hampton Court ha già ottenuto un traguardo, vuol dire che "sei arrivato". Va da sè che Hampton Court è una meta "sacra" che anticipa il futuro e le tendenze del gardening, una Broadway del vivaismo, e aiuta i ragazzi a diventare "dei grandi". Quello che vedi qui, domani sarà in tutta Europa, in tutto il mondo.
Un grande classico del giardino inglese, i sweet peas, i piselli odorosi. A fiori enormi, dei colori più superbi. |
Clematidi utilizzate tra le monete d'oro, in un allestimento ispirato a un antico galeone. |
Tra i luoghi imperdibili, un padiglione, come si diceva, dedicato alle collezioni botaniche, tra cui spiccavano quelle di Streptocarpus, piselli odorosi, hoste, piante carnivore, tradescanzie, begonie, clematidi, geranium; un padiglione dedicato alle rose, in cui ovviamente Beals e David Austin la facevano da padroni; un padiglione per le composizioni floreali, e uno per i prodotti e i libri della RHS.
Il Floral Marquée, per la vendita delle piante insolite; davanti, la grande torta floreale che celebra il venticiquesimo compleanno di Hamton Court Flower Show. |
Peccato per il catalogo, in vendita agli ingressi al temerario prezzo di 4 sterline (e da me agli ingressi non acquistato per personale protesta); peccato per il caldo africano che in quei giorni ha colpito anche l'umida e fresca Gran Bretagna, e che ha lasciato a boccheggiare disperati inglesi e non sotto gli alberi e nei padiglioni del cibo. Ho visto poveri cani rifiutarsi di lasciare i dipressi dei grandi ventilatori che facevano girare l'aria negli stand più bollenti, e visitatori liberarsi delle scarpe per immergere i piedi nel canale che attraversa i giardini di Hampton Court, nella speranza di darsi un po' di refrigerio. Solo il celebre contegno inglese ha evitato scene ben più raccapriccianti...
Ho molto apprezzato il rapporto dei visitatori inglesi con questa manifestazione: un'educata partecipazione che ha permesso l'accamparsi nelle zone d'ombra di piacevoli tavolate tra amici, come si fosse trattato della propria festa personale, ma senza sfociare nella "caciara". La manifestazione prevede infatti degli appositi spazi da pic-nic, che a sera vengono lasciati puliti così come sono stati trovati la mattina.
Difficile scegliere, tra le varietà proposte a Hampton Court, due sole piante-cammeo che rappresentino la manifestazione. Opto per due curiosità:
Streptocarpus 'Celebration': tra i tantissimi proposti, eccone uno dai fiori rosa screziati di bianco. Della stessa famiglia delle violette africane, lo streptocarpus richiede ombra brillante e innaffiature costanti ma senza ristagni d'acqua, pena marciume delle radici. Teme il gelo e l'eccesso di calore. Adatto alla coltivazione in casa.
Lo propongono a Hampton Court le Dibley's Nurseries.
E infine un'idea per riciclare le vecchie posate:
Serve un po' di manualità da fabbro, ma se avete il talento e un vecchio servizio da tavola di cui non sapete come disfarvi, arricciando i rostri e avvitando i manici su se stessi, praticando un forellino in cui infilare uno spago, potete trasformare i vari pezzi in metalliche e sonore decorazioni da appendere in giardino o all'ingresso di casa.
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